Anno 1990 a 1999
Dal Gazzettino
1990 : A Pavia per ricordare il generale
Aderendo ad una iniziativa del Gruppo Alpini di Mede (Pavia), intesa a conoscere i gruppi alpini d’Italia intitolati alla medaglia d’oro Generale Magnani che in Mede nacque e in Mede riposa, il Gruppo Alpini di Caerano San Marco, che appunto fin dalla sua costituzione assunse a padrino l’eroico generale, ha organizzato una gita a Mede.
Vi hanno partecipato una cinquantina di “penne nere” con il capogruppo Bordin Renato, vari componenti del direttivo ed il Prof. Piero Facin in rappresentanza della comunità caeranese. Accolti a Mede dal locale Gruppo Alpini hanno dato vita ad una manifestazione alla quale hanno presenziato le autorità locali, le rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’Arma fra le quali il presidente della Sez.Alpini di Padova e numerosi cittadini, momenti salienti sono stati la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di Mede e di un mazzo di fiori sulla tomba in cimitero dove riposano i Resti Mortali del generale.
Ha ricordato la figura del gen. Magnani, il capogruppo degli Alpini di Mede avv. Alessandro Carrera. Al termine della cerimonia le “penne nere” caeranesi hanno fraternizzato con quelle di Mede riunendosi tutti in un pranzo alpino.
Alessandro De Paoli
Dal Gazzettino
1992 : Alpini e Bersaglieri Festa a Caerano di San Marco
Grande, simpatica accoglienza domina scorsa a Caerano di San Marco alle “penne nere” del Gruppo “Medaglia d’oro Gen. Magnani” convenute per l’ annuale “Festa Alpina”.
La cittadina s’ era tutta pavesata di tricolori e di striscioni, inneggianti agli alpini, ai veci, ai bocia, più di Milano. Le autorità con in primis il sindaco Guido Campagnolo, si sono fatte un dovere di partecipare alla manifestazione. Tutto questo ha avuto il sapore della riconoscenza, della testimonianza per la grande disponibilità ch’egli alpini hanno avuto ed hanno in ogni circostanza, pronti a dare una mano ovunque occorra per calamità ed altre.
“ Il nostro motto : solidarietà” è il motto del Gruppo alpini caeranesi e ad esso si attengono anche nelle piccole cose. E’ cosi che li troviamo quasi settimanalmente presso il Centro Incontri con la Natura Don Paolo Chiavacci di Crespano del Grappa, o presso il Ceis di Belluno, o in altre istituzioni con finalità sociali ed umanitari. Diversi di loro sono stati pronti a dare la loro sono stati pronti a dare la loro adesione all’ iniziativa dell’Ana di costruire un asilo in Russia, ed ora attendano di essere chiamati.
Festa, dunque, simpaticamente significativa quella di domenica, anche per la presenza della fanfara dei bersaglieri di Trieste, favorita da una bella giornata di sole che ha consentito l’invio anche dal cielo con fiori e tricolori di un saluto riconoscente. Lo hanno fatto Bruno Garbujo, la poiana del Montello Caerano con l’ aereo, e Luigi Poloniato con un deltaplano, nel corso della cerimonia iniziata con la S. Messa nella chiesa parrocchiale è continuata con la deposizione di corone e l’omaggio ai Caduti presso il Monumento che li ricorda, e poi in Piazza della Repubblica dove le autorità, comprese quelle di Grado e gli Alpini di Mede di Pavia, intervenute con il gonfalone della città, hanno consegnato al capo gruppo degli alpini di Caerano, cav Renato Bordin, i segni della riconoscenza.
Significativo l’annuncio del Sindaco prof. Guido Campagnolo, che l’Amministrazione comunale ha deciso di intitolare una via nella lottizzazione sottorive alla memoria della medaglia d’oro gen. Enrico Reginato, fulgida espressione della fraternità alpina.
Alessandro De Paoli
Dal Gazzettino
1993 : Gruppo di Caerano
Il Gruppo Apini “Medaglia d’Oro gen. Magnani” di Caerano di San Marco è entrato nell’ordine di idee di costruirsi la Casa degli Alpini per avere un preciso ed adeguato punto di riferimento per tutte le attività.
Lo ha reso noto il capogruppo Bordin Renato in occasione del pranzo sociale che si è svolto domenica scorsa presso il ristorante “Alla Beccaccia” Bordin ha presentato il progetto di massima che è stato già approntato. La casa, ha detto, vuol essere un Centro di Solidarietà, prevede un piano seminterrato in cui troveranno sistemazione l’ufficio archivio, la cucina, il magazzino e i servizi, un piano terra con la sala riunioni e l’ingresso. La collocazione della costruzione dovrebbe essere a sud di via Cavour nell’area dove l’amministrazione comunale ha programmato un impianto sportivo. L’opera sarà realizzata tutta a spese del Gruppo. Il sindaco Guido Campagnolo ha apprezzato l’iniziativa esprimendo tutta la riconoscenza di Caerano per quanto hanno fatto e continuano a fare gli alpini a favore della comunità, ed ha assicurato tutto l’ interessamento dell’ amministrazione comunale per la realizzazione.
Alessandro De Paoli
1993 : UNA VIA PER IL GENERALE
Inaugurata a Caerano la via Enrico Reginato
“Il nostro grido è solidarietà” questo è il motto che si è dato e a cui si è sempre attenuto il gruppo alpini “Medaglia d’oro Generale Magnani” di Caerano distinguendosi in interventi a favore della comunità in occasioni di emergenze e in ogni altra circostanza in cui fosse necessaria una mano.
E’ così che l’Amministrazione Comunale locale in omaggio allo spirito di fratellanza che anima gli alpini ha voluto dedicare una via al nome di un personaggio che – ha detto il Sindaco Guido Campagnolo ieri in sede d’inaugurazione – è divenuto simbolo di umanità e solidarietà, vale a dire il Generale Enrico Reginato da Treviso medaglia d’ Oro al Valor Militare.
La significativa cerimonia è stata il leit motive e la centralità del convegno annuale delle penne nere che ha avuto luogo appunto ieri a Caerano.
A tagliare il nastro inaugurale della nuova via che collega via Corazzin a via Piave nella lottizzazione Belloni Stocco la Signora Imelda Reginato vedova dell’eroe, presenti le autorità, rappresentanze dei vari gruppi alpini del territorio e delle associazioni combattentistiche e d’arma. A ricordo della splendida figura del gen. Reginato il Presidente della Sezione Alpini di Treviso Francesco Zanardo dopo i discorsi introduttivi del Sindaco Campagnolo e del capogruppo Renato Bordin, ha ricordato in particolare come Reginato che era nato il 5 febbraio 1913 a Santa Bona di Treviso, fosse partito per la Russia quale sottotenente medico del Btg. M. Cervino. Fatto prigioniero nel 1942 si prodigò nel lager instancabilmente per undici anni nella cura dei malati e non solo connazionali, colpite da pericolose forme epidemiche affrontando sevizie minacce dure punizioni e quel che più conta il pericolo del contagio fino al punto di rimanere egli stesso contagiato.
Zanardo ha pure riferito alcuni significativi episodi dell’ opera di Reginato ed ha concluso dando lettura della motivazione della Medaglia d’Oro concessa per il nobile comportamento.
Aveva preceduto la cerimonia la celebrazione di una Santa Messa nella chiesa in ricordo dei Caduti e la deposizione di corone di alloro al Monumento ai Caduti.
Alessandro De Paoli
1994 : 67° Adunata nazionale a Treviso
Le carte da gioco degli alpini
Nel catalogo de “Le ville venete” dell’ alpino Bepi Mazzotti, il primo che ha avuto l’ intuizione del grande valore costituito dal patrimonio delle ville venete, sotto il comune di Caerano di San Marco, appare la descrizione di Villa Benzi di via Cantarane.
“Già delle famiglie Benzi – Casser – Zecchini ora proprietà dell’ Ente Comunale Assistenza di Venezia.” Villa del tardo seicento, con semplice corpo centrale da due torri nella parte centrale; due alte guglie, sormontate da sfera sovrastano la cornice del tetto. Singolare esempio di architettura di tal genere in provincia di Treviso. Chiesetta con buona Pala di scuola del Veronese, stemma sopra il portale di pietra, scuderia, discreto stato di conservazione, il catalogo edito da Canova è del ’52.
La Villa per l’ intuizione degli amministratori è stata acquistata e restaurata dal Comune di Caerano e portata alla originale bellezza. Nelle adiacenze è stato ricavato un auditorium dedicato a Mazzotti che gli Alpini hanno inaugurato nell’ ultima fredda giornata di marzo, presentando con Emanuele Bellò, Toni Basso, Toni Perissinotto e Paolo Travisi le carte da gioco disegnate da Enrico Comin , Bruno Garbujo ed Alberto Zanetti, con la partecipazione di Angelo Smeazzetto e le sue fisarmoniche e il coordinamento di Alessandra Tutino bella annunciatrice di Antenna Tre. Le carte da gioco degli alpini stampate da Dal Negro e sponsorizzate da Acqua Vera divenute oggetto da collezione stanno ottenendo un successo insperato.
Da fameja alpina
1998 : 40° Di fondazione e inaugurazione della nuova sede
17 e 18 ottobre 1998 – Solenne, imponente, alpina già dall’inizio, alla fine la riuscitissima manifestazione programmata con buon gusto dall’ intraprendente Gruppo Alpini di Caerano di San Marco, con alla testa il dinamico ed infaticabile capogruppo Renato Bordin.
Dopo 3 anni di lavoro compiuto con assidua frequenza e dedizione, gli alpini di questo gruppo hanno coronato con pieno successo e nel migliore dei modi il loro ambito progetto: l’inaugurazione della nuova sede sociale. Si tratta di un’opera forse unica nel suo genere; gli Alpini hanno predisposto un’adeguata struttura di supporto atta a reggere un prefabbricato in plastica generosamente donato da Vittorio De Zen, caeranese emigrato in Canada come tanti altri per ricercare la fortuna ma che ha mantenute salde le sue radici nella terra che gli ha dato i natali.
L’opera sita in via Cavour, sarà adibita a “Centro di Solidarietà Alpina”. La parte principale della manifestazione, è stata costituita dalla cerimonia dell’alzabandiera e della deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, dalla sfilata fino alla nuova sede, dalla S. Messa e naturalmente dall’inaugurazione ufficiale dell’opera, cui sono seguiti i discorsi di circostanza.
Al raduno sezionale, voluto proprio a Caerano di San Marco, nella specifica occasione, hanno partecipato oltre alle Autorità Civili e Militari, 5 Vessilli Sezionali, 75 Gagliardetti e numerosissimi Alpini e non.
Al capogruppo Bordin Renato, ai suoi validissimi collaboratori ed a quanti a diverso titolo ed in qualsiasi modo hanno offerto il loro appassionato contributo per la realizzazione della nuova sede, è dovuta la più viva riconoscenza, nella certezza che questo “Centro di Solidarietà Alpina”, diffonderà la cultura della pace e della fratellanza, nello spirito ideale che anima ed accomuna tutte le “penne nere” e le rende capaci di assumere il ruolo primario di protagonisti nella vita sociale e civile non solo della comunità che li annovera quali cittadini, ma oltre ogni confine, dove maggiore si manifesta la necessità di dare una mano a beneficio dei fratelli più bisognosi.
Gli Alpini di Caerano, hanno dimostrato di aver chiaramente recepito questo messaggio e pertanto è doveroso formulare loro ogni migliore augurio di continuare così per vivere e rappresentare con sempre maggiore spontaneità ed intensità lo spirito più autentico dell’alpinità.
Lucio Zigiotto